Premiate le studentesse del D’Arzo vincitrici del concorso letterario indetto dalla MUP editore in ricordo dello scrittore reggiano.
Nel limpido pomeriggio domenicale dell’appena trascorso 17 Aprile, nella quiete agreste di Ozzano Taro dove si trova il museo dedicato a Ettore Guatelli, il presidente della MUP editore, Maurizio Dodi, ha ufficialmente consegnato il premio agli alunni dell’Istituto D’Arzo, quali vincitori del concorso “Scrivi di D’Arzo e sarai pubblicato”.
Il concorso, indetto lo scorso anno per celebrare i 90 anni dalla scomparsa dello scrittore reggiano, era rivolto agli studenti di tutte le scuole di Reggio Emilia e provincia e prevedeva la recensione di uno dei quattro racconti darziani ristampati per l’occasione dalla casa editrice parmense.
Le recensioni migliori, dopo una lunga e attenta selezione, sono state ora pubblicate sul numero 31 della rivista quadrimestrale della MUP, “Palazzo Sanvitale”.
Le adesioni sono state numerose e, sottolinea uno dei promotori (nonché all’epoca direttore), Guido Conti: “crediamo proprio che l’entusiasmo, la passione e soprattutto l’intelligenza con cui i ragazzi hanno letto l’opera del loro conterraneo, dimostrino ancora una volta che è possibile avvicinare gli studenti alla letteratura con motivazioni che vanno ben oltre i compiti scolastici”.
“La scelta dei vincitori – prosegue poi – è stata difficile e l’esclusione dolorosa. Abbiamo voluto dare la preferenza alla voce dei ragazzi quando esprimesse il loro rapporto con la lettura e la bellezza della scoperta. Per questo abbiamo premiato con questa pubblicazione gli studenti che hanno saputo lavorare in maniera originale, personale, autentica”.
Le parole di Guido Conti risultano molto significative e lusinghiere per la professoressa Elisa Bondavalli, insegnante delle alunne vincitrici, che ha coinvolto la sua classe, la 2^ A (a.s. 2009- 2010) Liceo Scientifico dell’istituto Silvio D’Arzo di Montecchio Emilia, nel percorso di conoscenza e approfondimento di Silvio D’Arzo, da sempre suo autore d’elezione, e voce tra le più originali e rappresentative del nostro Novecento, anche se certamente non di facile e immediata fruizione, soprattutto per dei quindicenni.
Tutti gli alunni, poi, per le loro letture critiche si sono focalizzati sul capolavoro darziano, Casa d’altri, dando prova di grande sensibilità e capacità esegetica.
In particolare, con la loro recensione Tornando verso casa, pur vincolate dal numero limitato di battute imposte dal bando, le quattro ragazze vincitrici, Lisa Anghinolfi, Lisa Erriu, Isabella Fontana, Chiara Scavo, sono riuscite a restituire al lettore (anche a quello che non ha mai letto niente di D’Arzo) l’atmosfera evocativa, le suggestioni profonde del racconto, l’originalità e l’intensità del motivo di fondo con un approccio rigoroso e al tempo stesso acuto e originale.
E questo, per riallacciarci ancora alle parole di Conti, dimostra che la scuola, nonostante le critiche di cui ultimamente è fatta oggetto, è ancora fucina di idee, valorizzazione di talenti, luogo elettivo della trasmissione di un sapere indispensabile alla formazione dell’individuo.
E’, pertanto, motivo di grande orgoglio per il professor Athos Nobili, dirigente scolastico dell’Istituto intitolato a Silvio D’Arzo, che da sempre approfondisce l’indagine sull’opera darziana ed è inesausto promotore di iniziative, anche extra scolastiche, per la divulgazione e la memoria dello scrittore reggiano, constatare che proprio gli studenti della sua scuola hanno ottenuto un riconoscimento così prestigioso.
Questo articolo, in forma ridotta, è uscito su “L’informazione” di giovedì 21 aprile 2011.
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